PREFAZIONE Quasi un secolo è trascorso dal “primo incontro” tra Tutankhamon e il mondo intero. Nella storia dell’Egitto questo faraone occupò un ruolo quasi insignificante, oggi invece detiene un’enorme visibilità, uno straordinario potere mediatico. Da fugace meteora dunque a vera e propria star dell’archeologia. Stella in tutti i sensi visto che è al rango celeste che i sovrani egizi aspiravano. Nel conflitto tra le tenebre e la luce, Tutankhamon ha riportato la più schiacciante delle vittorie. Del resto per gli Egizi il Tempo era riservato ai vivi, ai morti spettava l’Eternità. Proprio nella magnifica maschera funeraria d’oro il tempo appare cristallizzato in un momento di puro splendore e se- rena bellezza. Ero poco più che adolescente quando la ammirai per la prima volta al Museo Egizio del Cairo. Nacque da quel momento la mia passione per quel giovane re che aveva lasciato il mondo terreno, quasi alla mia stessa età, per imbarcarsi verso l’oltretomba col suo ingombrante carico di tesori. Più di 5.000 oggetti in poco meno di 100 mq. Capolavori stipati in un sepolcro inadeguato, ma smisuratamente ricco, scoperto da un tenace archeologo inglese nell’ultimo fazzoletto di terra ancora inesplorato della Valle dei Re. Un ritrovamento che spalancò le frontiere dell’egittologia aprendo le porte a decenni di ricerche senza tregua. Contemplare quelle meraviglie riemerse dalle sabbie significa varcare la soglia di una dimensione magica costellata di simboli. Studiarle vuol dire addentrarsi nelle vicende di una figura e di un’epoca relegata per millenni nell’oblio. Tutankhamon è il personaggio per antonomasia circondato dal mistero. Misteri intriganti che abbiamo cercato di esplorare in questo lavoro. Misteri che nemmeno le più recenti ricerche e i più innovativi strumenti d’indagine sono riusciti a dipanare completamente. Oggi più che gli scavi è la scienza a cercare di far luce. Ma ogni enigma risolto alimenta un nuovo enigma. Ed è proprio qui che risiede tutto il fascino di Tutankhamon, il faraone che infiamma senza tregua il dibattito tra noi studiosi. Alcuni tasselli del puzzle finalmente sono stati collocati al posto giusto, altre tessere fondamentali mancano ancora del tutto. Ma il piccolo re non ha lasciato solo misteri, ha restituito anche un’inesauribile miniera d’informazioni e conoscenze. Questo lavoro è una rivisitazione del monografico apparso nell’Agosto del 2004 su I MISTERI DI HERA, arricchito da aggiornamenti e nuove teorie. Sono trascorsi ben 12 anni, ma le ipotesi che furono allora elaborate ed esposte sono tuttora in gran parte valide, segno che era stata intrapresa la strada giusta verso la comprensione dei segreti di Tutankhamon. Quanto vi apprestate a leggere vuole essere anche il preludio all’uscita, a breve, di un libro che affronterà in maniera ancora più estesa ed esaustiva gli argomenti trattati o solo sfiorati in questa sede. Sono grato alla redazione di FENIX per avermi concesso l’opportunità di presentare il frutto delle mie ricerche. Uno studio laborioso e accurato, sorretto da grande passione, che mi hanno condotto più volte in Egitto a esplorare i luoghi che videro Tutankhamon protagonista e dove tuttora riposa. Un doveroso ringraziamento va a Lia Bogo, professoressa di storia e antropologa, per la preziosa collaborazione nella revisione dei testi. Buona lettura a tutti! CHI È ANTONIO ROSSI Esperto di civiltà del Mondo Antico con specifiche competenze in ambito etnoantropologico. Studioso di simbolismo e storia delle religioni. Autore di numerosi articoli, dossier e monografie a carattere culturale e archeologico. Collabora con varie riviste del settore. Le appassionate ricerche dedicate ai segreti delle Civiltà del Passato lo hanno condotto in ogni angolo del globo.


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