di Gerardo Severino-Giancarlo Pavat Pag. 207 – Dimensioni: 14 X 21 La storia segreta del militare italiano che avrebbe potuto cambiare il corso della II Guerra Mondiale. Se Hitler e Mussolini avessero vinto grazie a una “super-arma” ? Non è fantascienza, ma una possibilità… Dopo quasi settant’anni di oblio, emerge dagli archivi italiani l’incredibile storia di un appartenente alla Guardia di Finanza che, durante la II Guerra Mondiale, partendo da una semplice (seppur geniale) passione, arrivò a realizzare un’arma avveniristica, che avrebbe potuto cambiare il corso della storia del XX Secolo: il Raggio della Morte. Gli autori del libro, Gerardo Severino e Giancarlo Pavat, dopo anni di ricerche archivistiche, sono riusciti a dimostrare, documenti originali alla mano, che il Raggio della Morte non fu una chimera o una mossa propagandistica, ma una realtà storica. Attraverso l’analisi di questi documenti dell’epoca, seguiremo l’avventurosa storia del Finanziere, dai suoi primi esperimenti sino a quelli che suscitarono l’interesse delle più alte gerarchie dell’Italia della fine degli anni ’30. Assisteremo alle sue ricerche, agli incontri con Mussolini e con vari capi nazisti, ad avvenimenti legati alla sua misteriosa invenzione, ad intrecci di interessi politici, militari, spionistici tra Italiani, Tedeschi, Partigiani, Fascisti di Salò, Alleati. Vivremo le invidie, i tentativi di sabotaggio, le morti misteriose di alti esponenti del Fascismo, inspiegabili bombardamenti americani su obiettivi apparentemente privi di alcuna importanza militare o industriale, le accuse di truffa e di tradimento. Sino all’apocalittico epilogo, quando il protagonista del libro, dopo un ultimo riuscito esperimento, riuscì ad evitare che la sua invenzione finisse nelle mani sia degli Alleati, sia dei Tedeschi, considerati entrambi invasori e oppressori. Pagando il proprio gesto con la deportazione nel Campo di Sterminio di Dachau.