di Robert Bauval, Chiara Dainelli, Sandro Zicari Pag. 280 – Dimensioni: 15 X 21 I filosofi più in vista del XVI secolo, noti alchimisti e scienziati del Rinascimento, come Giordano Bruno e Marsilio Ficino, auspicarono, per una riforma ermetica della religione cristiana, la costruzione di una Città del Sole utopico-magica, una versione architettonica che uniformasse le idee del nuovo sistema eliocentrico con la saggezza ermetica proveniente dallo studio dei libri di Ermete Trismegisto. Utilizzando documenti dell’epoca e le ultime tesi d’avanguardia, gli autori mostrano che il Tempio del Sole venne costruito proprio a Roma, esattamente davanti alla Basilica di San Pietro. Rivelando il progetto architettonico-magico ideato dalle più grandi menti del Rinascimento, tra cui il Bernini stesso, studiosi gesuiti, la regina Cristina di Svezia e diversi papi, gli autori espongono l’eresia finale di ogni tempo, benedetta dal Vaticano. L’architettura di piazza San Pietro fu davvero progettata per rappresentare “le braccia aperte di Madre Chiesa” come sostenne proprio Gian Lorenzo Bernini, ma esiste un livello occulto di questa verità sul quale poggia il suo grandioso progetto. Una verità che portò con sè nella tomba, perché era talmente indicibile, un tale frutto proibito per quel tempo, che la semplice menzione di essa avrebbe abbattuto l’intero edificio di Santa Madre Chiesa.


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