Un viaggio attraverso i misteri delle origini. Un viaggio verso l’Alba dell’uomo di Marco Rocchi Pag. 186 – Dimensioni: 14 X 21 «Salve, capo supremo del Tempo Infinito, Atum, grande dalla durata immutabile! Ti sei unito alla terra della Luce del cielo, sei apparso sul lato occidentale come Atum che è nel rosso del tramonto, sei venuto con la tua potenza senza un avversario, hai dominato il cielo come Ra; raggiungi i tuoi due cieli con giubilo, hai scacciato nubi e tempesta. Scendi dal ventre di Tua madre Nunet; Tuo padre Nun porge il saluto di benvenuto». Inno al Tramonto. Una ricerca archeologica fra i simbolismi egizi, che prova a dare una risposta alla domanda che da sempre risuona in ogni mente umana: “ Cosa si nasconde dietro il termine Dio?”. Questo saggio affronta uno dei temi adesso più dibattuti. Attraverso le conoscenze degli antichi saggi, l’autore prova a trovare una risposta. Gli enigmatici testi esoterici che gli Egizi si tramandarono nei secoli, potrebbero nascondere le origini della spiritualità. Nei Testi delle Piramidi, il libro religioso più antico al mondo, e nel Libro di ciò che sta nella Dwat, sembra celato il mistero assoluto connesso all’Alba dell’Uomo. I muti giganteschi guardiani che fissano tutt’oggi l’orizzonte della magica terra del Nilo, e gli incrollabili blocchi di pietre che proteggono i complessi templari hanno custodito per millenni il sapere iniziatico in mano a pochi prescelti. Solo alcuni personaggi hanno cercato di rivelare. Solo alcuni personaggi hanno sollevato i veli di Iside e affrontato i misteri di Osiride. Menti eccelse e cuori impavidi hanno sfidato il potere clericale. Oggi sta a noi raccogliere il loro lavoro, fra segni arcani e tracce oscure di una scrittura, quella geroglifica, rimasta nell’oblio per millenni e che adesso potrebbe raccontarci molto attraverso una sua attenta rilettura. “Io ho creato gli dei nel mio sudore, ma gli uomini nelle lacrime del mio occhio”. “Possa io essere fra i tuoi preferiti, contemplando ogni giorni la tua bellezza, lascia che io possa afferrare la fune del traino della barca della sera e ormeggiare la barca del mattino”. (TT192, Kherwef XVIII dinastia. Regno di Amenhotep III e Akhenaton)